Una Sfida Musicale Monumentale

Il mio amore per la musica mi ha portato ad affrontare una sfida diversa: suonare il Piano Concerto di Busoni. Questo capolavoro del compositore italiano è stato definito l'”Everest” o il “grattacielo” dei concerti, a causa delle sue esigenze virtuosistiche e della sua lunghezza di 70 minuti.

Il concerto è composto da cinque movimenti ed è un vero e proprio viaggio musicale per pianoforte solista, con un’ampia orchestrazione e un coro maschile che entra in scena solo nell’ultimo movimento. Questo coinvolgimento del coro, che Busoni ha stabilito debba essere invisibile, aggiunge ulteriore leggenda al lavoro nel repertorio.

Più di 120 musicisti devono unirsi per eseguire questa grande opera, rendendo necessarie sale dallo spazio adeguato. Di recente ho avuto l’opportunità di suonare il concerto nella meravigliosa sala concerti Harpa di Reykjavik, in Islanda, mentre un vulcano eruttava nelle vicinanze e i venti artici soffiavano selvaggiamente. Pochi giorni dopo, mi sono esibito al Berlin Philharmonie, a Berlino, dove Busoni stesso ha debuttato il concerto.

La prossima settimana ho l’onore di portare il concerto ai BBC Proms, con la London Philharmonic e il direttore Edward Gardner. Saranno trascorsi 36 anni da quando il concerto è stato eseguito per l’ultima volta in questo festival alla Royal Albert Hall. Non posso immaginare uno spazio migliore per suonarlo, soprattutto considerando che Sir Henry Wood stesso è stato un grande sostenitore del compositore.

Busoni ha considerato questa opera come la sua “sinfonia italiana”, con citazioni di canzoni napoletane, forme di danza italiane e istruzioni vivide nella sua lingua madre. Ma le influenze sono ancora più complesse: si possono individuare le ombre di Brahms, Liszt, Bach e Chopin, forse persino Wagner, intenzionalmente o involontariamente. Le ispirazioni di Busoni per il concerto includono anche l’architettura classica, la natura e iconografie quasi egizie, utilizzando per il testo del coro una traduzione tedesca di una commedia danese su Aladino, in lode ad Allah. Queste sono le enormi contraddizioni e le affascinanti diverse sfaccettature di questa unica opera musicale, che riflettono perfettamente l’uomo stesso, Busoni.

Questo concerto è una vera e propria sfida per me come pianista. È meglio pensarlo come una sorta di opera sinfonica, in cui il piano è il personaggio centrale del dramma. La struttura è di una scala veramente ampia, con temi e motivi ritmici che attraversano i cinque movimenti, che si riuniscono tutti nel finale. Il ruolo del pianista è spesso eroico, ma anche multifacetico: a volte l’orchestra assume i temi principali, il pianoforte prende il centro della scena e poi si sposta fuori di essa; brilla, commenta, transita, sogna; a volte sostiene l’orchestra suonando note delicate o creando sonorità dense. Al pianoforte bisogna essere estremamente consapevoli del coordinamento con il direttore e l’orchestra, nonostante le difficoltà della parte di pianoforte. È come suonare musica da camera su una scala gigantesca, davvero massimalista. A volte si suona il pianoforte a tutta velocità e si è completamente assorbiti dal suono dell’orchestra. Può essere frustrante (o un sollievo!), ma fa parte dello spettacolo.

Alcuni passaggi sono quasi fisicamente impossibili da suonare. Prendiamo questo esempio: una serie di accordi spessi che richiedono diverse posizioni delle mani, che si muovono irregolarmente in diverse direzioni in ciascuna mano, suonato presto e forte (il più veloce e il più forte possibile, con un impetuoso tempo imposto dall’orchestra). E tutto questo nel sessantesimo minuto di concerto!

Busoni ha disegnato una sua personale rappresentazione visiva del brano che visualizza il suo viaggio musicale. I primi, terzi e quinti movimenti sono rappresentati dall’architettura: greco-romana, egiziana e babilonese. I movimenti secondo e quarto, più chiaramente di ispirazione italiana, sono rappresentati dalla natura. Nel primo movimento vediamo un magnifico tempio con il sole che sorge dietro di esso, un’immagine racchiusa nell’audace ingresso in do maggiore del pianoforte. Nell’oscurità si intravede una grande statua. Il secondo movimento è rappresentato da un fantastico uccello che si eleva tra i fiori: questa immagine è immediatamente riconoscibile nella ricchezza di colori e nelle figure che si innalzano.

Il terzo movimento è un corteo, cerimoniale e quasi religioso. Una torcia fiammeggiante ci invita in una tomba o in un tempio, una sfinge monta la guardia all’esterno. Il culmine della sezione centrale è imponente e terrificante, come se – come in una scena di Indiana Jones – un terremoto minacciasse di far crollare e sbriciolare il tempio intorno a te.

Il quarto movimento è il mio preferito. Alberi di cipresso sono oscurati da un vulcano in eruzione. È una tarantella, una danza popolare italiana in cui il protagonista viene morso da un ragno e balla fino alla morte. Se normalmente è una danza per la morte, qui è una danza verso la fine del mondo, o piuttosto verso una fine bacchica della civiltà.

FAQ:

1. Qual è il Piano Concerto di Busoni?
Il Piano Concerto di Busoni è un capolavoro del compositore italiano Ferruccio Busoni. È chiamato l'”Everest” o il “grattacielo” dei concerti a causa delle sue esigenze virtuosistiche e della sua lunghezza di 70 minuti.

2. Qual è la struttura del concerto?
Il concerto è composto da cinque movimenti ed è un viaggio musicale per pianoforte solista, con un’ampia orchestrazione e un coro maschile che entra in scena solo nell’ultimo movimento.

3. Quali sono le influenze musicali nel concerto?
Le influenze di Busoni nel concerto sono diverse e complesse e si possono individuare le ombre di compositori come Brahms, Liszt, Bach, Chopin e forse anche Wagner.

4. Quali sono le difficoltà per il pianista che suona il concerto?
Il ruolo del pianista nel concerto è spesso eroico e multifacetico. È necessario coordinarsi con il direttore e l’orchestra nonostante le difficoltà della parte di pianoforte. Alcuni passaggi sono quasi fisicamente impossibili da suonare.

5. Qual è la rappresentazione visiva del brano secondo Busoni?
Busoni ha disegnato una sua personale rappresentazione visiva del brano che visualizza il suo viaggio musicale. I movimenti sono rappresentati da architettura e natura, come templi, statue, fiori, una grande statua, un uccello che si eleva tra i fiori, una torcia fiammeggiante e un vulcano in eruzione.

6. Qual è l’importanza dei BBC Proms nel contesto del concerto?
Il concerto sarà eseguito ai BBC Proms, un festival musicale prestigioso. Saranno trascorsi 36 anni da quando il concerto è stato eseguito per l’ultima volta in questo festival alla Royal Albert Hall, rendendo questo spazio particolarmente significativo.

Definitions:
– Piano Concerto: Un concerto per pianoforte solista e orchestra.
– Virtuosistiche: Riferito a una composizione che richiede abilità tecniche avanzate per essere eseguita.
– Repertorio: L’insieme delle opere musicali di un compositore o di un periodo specifico.
– Orchestrazione: L’arte di scrivere e organizzare la musica per orchestra.
– Coro: Un gruppo di cantanti che si esibisce insieme.
– Debuttato: Presentato per la prima volta.
– Temi: Motivi musicali ricorrenti che svolgono un ruolo centrale in una composizione.
– Motivi ritmici: Pattern musicali caratterizzati da una sequenza di durate e pause.
– Massimalista: Riferito a un’opera musicale che presenta una grande orchestrazione e un approccio estremamente elaborato.

Related links:
bbc.co.uk
royalalberthall.com